DOLCE ATTESA PER L'ORCHESTRA SINFONICA DELLA RAI



Questa settimana il premio "efficacia" va alla campagna della nuova stagione musicale 2010/2011 dell'Orchestra Sinfonica della RAI.

E' un caso che a due settimane dall'assegnazione di un'altro premio alla stessa azienda, Advertisando decida di conferire un altro riconoscimento alla stessa società.

Infatti l'immagine di campagna proposta è da ritenersi un raro caso di creatività ed eleganza, non "strillata" ma di sicura efficacia.



"NOVE MESI IN CRESCENDO" è lo slogan che accompagna il visual di due mani di donna che poggiano sulla cassa di un violoncello come a reggere una pancia gravida.

E' certamente un gioco elegante di doppia lettura in cui è possibile veicolare due messaggi attraverso un'unica voce.

Nove sono i mesi di durata della stagione musicale ( esattamente come quelli di una gravidanza) e in "crescendo" come spesso la composizione musicale prevede ( così come il bimbo nel grembo materno).

Trattandosi di musica classica è irrinunciabile utilizzare uno stile sobrio, quasi da etichetta. Ed ecco che si è scelto di citare visivamente attraverso due degli elementi principali del messaggio veicolato, l'uomo attraverso le mani e lo strumento attraverso un' utilizzo diverso da quello consueto, le sinuose forme che lo compongono infatti, bene si possono associare al ventre di una donna in gravidanza.

Chiude il tutto un pay-off di sicuro livello: " la musica colta sul fatto" che fa ovviamente riferimento alla qualità della musica proposta.

Ed infine l'utilizzo della leva emozionale attraverso il senso della genesi, è certamente una buone tecnica di avvicinamento di eventuali nuovi targhet, ma anche forse la volontà di "svecchiare" un'immagine quella stessa della musica classica che quasi sempre prevede la figura maschile austera impegnata in difficilissimi virtuosismi musicali.

Come sempre Advertisando plaude tutti gli autori di questo meritevole progetto e ricorda che la qualità è segno di innovazione, ma l'innovazione senza qualità è fina a se stessa.


Alla prossima settimana.

advertisandoblog@yahoo.it


Note:

Non è stato possibile identificare l'agenzia o gli autori del progetto. Il consiglio che Advertisando si sente di dare è quello di inserire sempre la propria firma ad un progetto anche se questo è opera di un settore/ufficio di una grande azienda.

Advertisando è sensibile ad alcuni importanti aspetti della comunicazione pubblicitaria, la creatività e la capacità dell'operatore di coniugare questa forma di genialità con il rigore e la metodica.

Le immagini qui riportate sono di proprietà degli autori e detentori dei diritti, l'utilizzo improprio sarà perseguito a termini di legge.

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DA SLOGAN A PAYOFF IN 15 ANNI DI SUCCESSI DELLA PIRELLI



Questa settimana Avertisando assegna il Premio "Chapeaux" alla campagna pubblicitaria della PIRELLI S.p.A.

Era il 1995 e le scarpe rosse con il tacco a spillo indossate da Carl Lewis nella posa che le è stata congeniale per anni, quella dei blocchi di partenza, dava il via ad una campagna dal geniale claim "La potenza è nulla senza controllo" perfetto anche in inglese"Power is nothing without control", ideato da Young & Rubicam .





Il tempo è passato e al posto del campione americano si sono alternati altri testimonial dello stesso valore, fino a quando nel 2002 è stato sostituito dal pneumatico stesso che ha preso "vita", interpretando se stesso.
Questa è l'immagine di campagna che ha segnato questa svolta, proseguita poi con esempi di eccellente co-marketing (cooperative marketing) in cui la stessa casa produttrice attraverso i suoi adv pubblicizzava importanti case automobilistiche le quali a loro volta avvaloravano il messaggio attraverso i loro marchi. Un guanto "gommato"indossava un anello riportante il blosone della casa automobilistica.



In quell'anno (2001/2002) furono realizzati due video per questa campagna, entrambi vincitori di premi e degni di essere ricordati, ve li riportiamo qui sotto.


( Spot realizzati dall'Agenzia Armando Testa di Torino)

Attualmente l'immagine pubblicitaria è cambiata ma ciò che è rimasto, e che credo debba rimanere ancora a lungo, è lo slogan che negli anni è stato "promosso" a vero e proprio Payoff "La potenza è nulla senza controllo" perfetto anche in inglese "Power is nothing without control".

Uno slogan/payoff dunque, che merita di essere premiato e che rappresenta bene il valore stesso del linguaggio scritto all'interno di un messaggio pubblicitario che spesso viene banalizzato ma che a mio parere dovrebbe essere sempre opera di chi con capacità e gusto è in grado di plasmare la lingua ad uso e consumo delle finalità del messaggio, ovvero i Copywriters professionisti.

Un plauso all'ideatore/i al/ai quale/i va il mio personale apprezzamento per aver ideato un messaggio in grado di andare al di là delle finalità della campagna diventando allo stesso tempo educativo!

Alla prossima settimana!

advertisandoblog@yahoo.it


Note:

L'agenzia pubblicitaria che ha realizzato gli spot e gli advertising del 2001 è la Armando Testa S.p.A. , ma in tutti questi anni altre agenzie hanno dato il loro importante contributo all'intera operazione.

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Aggiornamenti articolo:

Ultimo aggiornamento - 17 dicembre 2013

I PRIMI PASSI DELLA "NUOVA" RAI



Questa settimana ho deciso di assegnare un premio di incoraggiamento ad un'importante operazione di restyling della Brand Identity (o meglio rebranding) ad opera della Radio Televisione Italiana - RAI.

Come molti di voi avranno notato da qualche giorno ( più precisamente dal 18/05) l'intera rete dei canali televisivi della Rai presenta i nuovi marchi relativi.
Vi lascio il tempo di visionare il video ufficiale di presentazione che è stato diffuso poche settimane prima del lancio.





Direi che il video è certamente esaustivo e ben realizzato ( sarebbe tragico se non lo fosse... è la Rai!).

Devo dire però che tutta questa corretta e professionale operazione porta con se una verità, a questo punto esposta, della reale Brand Image dell'azienda, che vale la pena di evidenziare.

Facciamo un piccolo ripasso (non enciclopedico) :

BRAND IMAGE = è l'immagine di marca che racconta e afferma i valori di un'azienda, trasmette emozioni che si permeano nella memoria del cliente/spettatore diventando in questo modo riconoscibile e distinguibile sul mercato. In questo caso il pubblico ha la libertà ( spesso anche indotta) di elaborare un proprio pensiero al riguardo.

BRAND IDENTITY
= è l'immagine che l'azienda vuole che il cliente ricordi di se stessa. In questo caso il pubblico non elabora ma, accetta o rifiuta il messaggio.

Quindi quando la Brand Identity rispecchia la Brand Image, si può affermare che quest'ultima è sostanzialmente corretta.

Come nel nostro caso.

L'azienda Rai attraverso la ricerca dell'ordine e della razionalità della sua nuova Brand Identity (riascolta bene il video di presentazione) sta finalmente percorrendo un strada di coordinamento della propria immagine aziendale che da sempre, vuoi anche per le dimensioni stesse dell'organizzazione, non riesce ad apparire uniforme. Questo però dovrebbe esser solo l'inizio, perchè se e vero quanto detto precedentemente sulla Brand Image, è facile decifrare i valori di quest'azienda che tutto sono meno che rivolti alla creatività e alla sperimentazione, elementi questi a mio parere fondamentali. La linfa di cui qualsiasi attività dovrebbe nutrirsi è quella della ricerca e della sperimentazione anche nel campo della comunicazione.

La Rai non è un semplice brand di una qualsiasi azienda che propone sul mercato un qualsiasi prodotto. La Rai è per accettazione e tradizione parte integrante dell'evoluzione culturale del nostro paese.
Essa a mio parere contiene e propone progetti/prodotti di alto livello culturale ma manca del tutto in sperimentazione e creatività, vera.

E da oggi per lo meno è la stessa azienda a dircelo attraverso la propria Brand Identity, facendo a mio parere un lodevole passo avanti verso la trasparenza dei propri intenti.
Aumentare l'offerta, essere al passo con i tempi, coerenza, stabilità, semplificazione e riconoscibilità non possono essere l'anima. Semmai la rappresentano, ma nel nostro caso manca del tutto il "colore" a questa nuova Brand Identity.

Quindi credo sia corretto assegnare un premio che sia di incoraggiamento a proseguire quest'importante percorso di Restyling aziendale, ricordando a tutti che razionalità e creatività, grazie al marketing, possono coesistere in maniera armonica, anche in un'immagine di marca.

Alla prossima settimana!



Note:

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"MARTINI SI IN-CHINA AL FUTURISMO"


"Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali."

Filippo Tommaso Marinetti

Parrebbe strano citare il sesto articolo del "manifesto del Futurismo" se non fosse che in un certo senso a mio parere rappresenti il significato recondito della campagna pubblicitaria della Martini & Rossi per il proprio brand "ChinaMartini".

Questa settimana dedico il premio IMMAGINECULTURA a quest'importante marchio del settore "beverage".

Sono rare le volte che uno spot pubblicitario cattura la mia attenzione, spesso l'atteggiamento è quello della noia, che si spegne solo cercando di scovare qualche inutile ( spesso inesistente ) dimostrazione di creatività.
Qualche anno fa su suggerimento di un collega ( grazie ancora PB...) attesi il passaggio serale dello spot in questione.

Pensai :"esiste qualcosa di "vivo" nell'etere!?"
Ve lo voglio regalare e condividere con voi alcuni aspetti che ritengo molto interessanti.



Per chi conosce il movimento Futurista e lo stie Decò si sarà ritrovato in alcune immagini archetipe. Ciò non toglie a mio avviso l'originalità espressa nel video.

Per prima cosa è importante sapere che il progetto in questione previse il restiling dell'immagine del prodotto o mood, vi riporto la dichiarazione dell'Amministratore Delegato della M&Rossi Andrea Levy:
"L’obiettivo della Martini & Rossi era di riposizionare la China, rimasta per molti anni legata a un concetto di liquore medicinale/curativo, per un consumo di nicchia, riproponendola come liquore piacevole e versatile, caratterizzato da un insolito gusto dolce amaro apprezzato anche dai giovani. È nata così la nuova etichetta, dominata da cromie giallo/oro e bronzo che evocano sensazioni di dinamismo, allegria e vivacità artistica, ispirata a una grafica Futurista e Art Decò che è già stata citata nella precedente comunicazione del prodotto" ( tratta dal sito:www.italiaimballaggio.it)

Lo spot fu un'eccezzionale esempio di come sia possibile parlare di un prodotto utilizzando un linguaggio originale ispirato ad una corrente artistica importante.



Partendo dalla confezione e la sua personalizzazione notiamo immediatamente l'aspetto della grafica Futurista, Le parole si muovono nello spazio che è reso prospettico dalla lettera C. La lettera M c'è ma non si vede ad un primo sguardo.Infatti il disegno dei "fasci di luce" dal basso verso l'alto che si incrociano e terminano con il limite dello spazio carta altro non sono che la lettera in questione.

Il pay off "l'amaro dolce" è una gustosa contraddizione in termini che bene rappresenta la volontà da parte dell'azienda di riposizionare il prodotto sul mercato. Senza dimenticare che lo scontro tra "forze" antagoniste per generare "nuove forze" è alla base della ricerca artistica del Futurismo, e non solo.

Le cromie completano armoniosamente il progetto grafico.

Il groove, la city, il design, ... c'è tutto nello spot che invita ed "istruisce" il proprio pubblico e quello che spera di acquisire, sul nuovo e possibile modo di consumare questa storica bevanda. Il percorso è quello sensoriale ed emozionale che grazie alla scelta dello stile riesce a catturare la giusta attenzione. E' da dire però che questo è uno spot che necessita di più visualizzazioni per poterne cogliere tutti gli aspetti. Fattore a favore dell'estetica un pò meno sulla efficacia a brevissimo termine. E meno male! dico io, che ogni tanto ci chiedono di "accendere" il cervello e farlo funzionare al contrario di quando lo lasciamo alla mercè di qualche nuova ed incredibile soluzione per chiamare a x cent. al minuto con la ricarica inclusa ed il telefono gratis che però poi lo paghi a rate etc, etc...!

Trovo acuto l'utilizzo della parola "AMARTI" che ripetuta più volte porta in maniera inconscia lo spettatore a "fissare" nella memoria l'80 % della parola che compone quella del marchio di fabbrica ( Martini & Rossi ) ed anche la parte centrale del nome del brand ( ChinaMartini ).

Come sempre plaudo alla capacità espressa delle persone che hanno ideato e realizzato questo progetto,
(spot: www.lorenzomarini.com - packaging: www.artemisgroup.it ) aggiungendo però una lode al fatto che in questo caso si è dimostrato che la creatività non è solo intuito ma se ben guidata da un' approccio che preveda lo studio e l'applicazione porta all'eccellenza che dura nel tempo.


NOTE:

La campagna è del 2003, non ebbe molti passaggi televisivi ma centrò appieno il risultato strategico dell'azienda, che persiste tutt'ora.
Questo è il sito attuale: www.chinamartini.it
Questo è il link ad un carosello del 1958: http://www.youtube.com/watch#!v=xtsk16IN__M
Qui invece potete gustarvi uno spot del 1989: http://www.torinointernational.com/spot80/spot/martini-e-rossi-china-martini-1989

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"CLASSICO CONTEMPORANEO"



Per il primo post di ADVERTISANDO ho deciso di coinvolgervi prendendovi per la gola come nelle migliori tecniche di seduzione...

Il Premio "STAMPA" viene assegnato alla campagna pubblicitaria della "TREVALLI Cooperlat" per il marchio Hoplà - Crema Vegetale da Montare.

Questo è un felice esempio di come attraverso la capacità di assemblare elementi di per se semplici sia possibile rendere efficace un messaggio pubblicitario senza rinunciare allo stile, che nel Food (settore alimentare) è cosa rara!




La forza di quest' ADV ( pagina pubblicitaria) si appoggia su due elementi fondamentali:

l'HEAD LINE e il VISUAL, termini che stanno ad indicare più semplicemente nell'ordine:

HEAD LINE = parte del testo che apre il messaggio e che viene messa in risalto
VISUAL= l'elemento visivo del messaggio costituito da un disegno o una foto

"Un risultato da sogno" posizionato in alto a sinistra è una geniale soluzione del Copywriter che ha così ottenuto la "doppia lettura" o "doppia interpretazione" del senso del messaggio. Infatti raggiungere eccellenti risultati in cucina con un prodotto poco usuale per ottenere montati a panna ( normalmente si usa la panna derivata dalla produzione del latte) è un sogno per chi sceglie o è costretto ad alimentarsi di prodotti di origine vegetale. Ma diventa "sognante"attraverso un Visual che sia nell'idea del soggetto che nella tecnica di realizzazione supporta in maniera eccelsa l'head line.

Il tutto viene disposto sulla pagina attraverso l'utilizzo di un LAYOUT di impostazione classica. Ovvero una griglia di 3x3 in cui tutti gli elementi catalizzatori sono disposti nel corretto senso di lettura ( da sx verso dx - alto/basso).

BODY COPY
di qualità ( ovvero testo esplicativo del messaggio) e PACK SHOT e PAY OFF di gusto ( ovvero la fotografia o disegno della confezione del prodotto e frase conclusiva di un annuncio pubblicitario) completano questo raro esempio di "Classico Contemporaneo" dal gusto delicato.

Un plauso agli autori ( expansion.sm ) ai quali faccio i miei personali complimenti sperando che continuino a regalarci soffici emozioni!

Federico Barberis Ottavio


NOTE:

La campagna è del 2009 e viene tutt'ora utilizzata ( le cose buone funzionano anche attraverso il tempo). La stessa comprende anche un secondo prodotto della casa, che però pur essendo di ottima fattura non raggiunge l'ottimale equilibrio creativo di quello preso in esame.

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ADVERTISANDO



O meglio, un luogo in cui poter "premiare" virtualmente esempi di reale valore creativo nel mondo della comunicazione pubblicitaria.

Mi capita spesso di chiedermi se sia possibile "usare la testa" in ogni nostra azione, spesso riscontro l'utilizzo di altre parti del corpo... e questo mi deprime.

Fortunatamente non è tutto così e mi piace l'idea di poter condividere con tutti voi alcuni tra i migliori esempi di "Capitalizzazione Creativa" nell'immenso mare della pubblicità.

A presto.

Federico Barberis Ottavio